Chirurgia estetica

Chirurgia ricostruttiva

Chirurgia rigenerativa

Chirurgia Plastica

Due macro ambiti compongono la chirurgia plastica:
la chirurgia estetica e la chirurgia ricostruttiva

Chirurgia estetica

rinoplastica mastoplastica blefaroplastica

Chirurgia ricostruttiva

La chirurgia estetica è la branca della chirurgia plastica che si occupa del miglioramento dell'aspetto fisico di una persona priva di anomalie fisiche. Solitamente l'intervento di chirurgia estetica viene richiesto al fine di aiutare la propria autostima, correggendo quelli che il paziente considera difetti fisici. Gli interventi più comuni sono quelli di mastoplastica additiva o sottrattiva (aumento o riduzione del seno), rinoplastica (setto nasale), blefaroplastica (palpebre), liposuzione (asportazione del tessuto adiposo sottocutaneo), lifting (eliminazione delle rughe).

Piccoli miglioramenti che non richiedono interventi chirurgici vengono ricondotti nell'ambito della medicina estetica, branca della medicina caratterizzata dalle stesse finalità della chirurgia estetica. Rientrano in questa categoria le iniezioni di botulino, l'elettroporazione, la luce pulsata e molte altre tecniche.

La chirurgia ricostruttiva comprende tutti gli interventi dedicati a chi possiede anomalie fisiche. Che si tratti di una condizione acquisita (conseguenza di un trauma o di una patologia) o congenita, la chirurgia ricostruttiva si occupa di riportare il corpo del paziente a riacquisire uno stato di normalità funzionale ed estetica.

Sostanzialmente si ricorre alla chirurgia ricostruttiva in seguito a tre generi di cause: eventi traumatici (ustioni, traumi facciali, perdite di sostanza, etc.), malattie congenite (labiopalatoschisi e altre malformazioni) oppure trattamenti chirurgici demolitivi (mastectomie, neoplasie del volto, etc.).

Interventi praticati

Lipofilling seno e viso

Una delle applicazioni più interessanti della ricerca sulle cellule staminali riguarda il loro utilizzo per il ringiovanimento del viso e per l'aumento del volume del seno. In entrambi i casi si può intervenire sul proprio corpo per migliorare la condizione estetica naturale o per risolvere le conseguenze di eventi traumatici (ustioni, cicatrici, emiatrofie, sindrome di Romberg) o a precedenti operazioni di chirurgia del viso (blefaroplastica, rinoplastica, liposuzione, lifting).
Il lipofilling si basa sull’utilizzo di un composto ottenuto dalla combinazione di tessuto adiposo e PRP – Plasma Ricco di Piastrine, elementi accomunati dalla grande densità di cellule staminali caratterizzate da una notevole capacità rigenerativa.

Quali sono i vantaggi del lipofilling?
Rispetto ad altre soluzioni oggi comuni come le iniezioni di botulino o l’inserimento di protesi, il lipofilling rappresenta una soluzione particolarmente rispettosa dell’organismo e della sua composizione. L’utilizzo di biomateriali prelevati dal corpo stesso della paziente permette di ottenere risultati del tutto naturali, privi di rischi di rigetto e di controindicazioni.

La tecnica LipoStructure®
La tecnica LipoStructure® è una particolare tecnica di lipofilling basata sull’utilizzo di cellule vasculo stromali (SVF) combinate con il PRP – Plasma Ricco di Piastrine e con il tessuto adiposo. Sia l’SVF che il PRP vengono ottenuti mediante una speciale centrifugazione del grasso e del sangue prelevati dal paziente stesso, nel primo caso attraverso un breve intervento di liposuzione.
Il composto ottenuto dalla combinazione di tessuto adiposo con SVF e PRP viene quindi iniettato nelle zone interessate dall’intervento. Questa tecnica di filler fa sì che siano le stesse cellule e tessuti propri del paziente ad essere utilizzate sia in funzione di riempimento, come può essere nel caso di una mastoplastica additiva o del miglioramento del viso, sia per incentivare la qualità della cute.
L’intervento viene effettuato in un’unica seduta e in anestesia locale, nel caso in cui la zona da trattare non sia troppo estesa. L’operazione chirurgica è relativamente breve e non presenta significativi effetti collaterali.

LipoStructure®: quali sono i limiti?
Non tutte le pazienti possono sottoporsi a lipofilling. Bisogna valutare le reali necessità e aspettative della paziente spiegando che il tessuto adiposo, per quanto arricchito con SVF e/o PRP, è sempre soggetto ad una quota di riasssorbimento nel tempo specialmente nei primi 6 mesi. In alcuni casi è necessario ripetere la procedura per raggiungere un volume adeguato. Il vantaggio è quello di ottenere un risultato particolarmente naturale, mediante l'utilizzo un composto assolutamente inerte e sicuro.

Liposuzione

La liposuzione è un intervento chirurgico che consente di rimuovere, senza causare apprezzabili cicatrici cutanee, gli eccessi di tessuto adiposo localizzati in alcune aree del corpo. Ad oggi, in casi selezionati, si preferisce eseguire una liposuzione minimamente invasiva, rappresentata dall'uso di cannule di piccolo diametro (3mm) connesse a delle siringhe luer look che consentono attraverso una pressione manuale, estremamente delicata, di rimuovere in maniera "gentile" e meno aggressiva gli eccessi di grasso. Il vantaggio è dato dalla possibilità di evitare l'impiego di liposuttori e di strumenti che applichino una pressione maggiore. I maggiori benefici si ottengono quando l'adipe da eliminare è situato nella porzione superiore delle cosce, in regione addominale , fianchi, alla porzione interna del ginocchio, in regione sottomentoniera.

Raccomandazione pre-operatorie:
Riduzione drastica del fumo di sigaretta fino all'interruzione completa se possibile, evitare di assumere aspirina o farmaci che possano favorire il sanguinolento intra operatorio almeno 15 giorni prima dell'intervento. Interrompere l'assunzione di contraccettivi orali almeno 45-60 giorni prima dell'intervento.

Raccomandazioni Post operatorie:
Il paziente/la paziente dovrà indossare una guaina elasto-compressiva per almeno 20-30giorni dopo l'intervento, senza mai toglierla. Dovrà alzarsi il giorno stesso dell'intervento e, salvo complicanze, potrà essere dimesso/a il giorno stesso, laddove l'intervento si sia limitato alla rimozione di minime quantità di grasso (solo addome - solo porzione interna ginocchia - solo regione sotto-mentoniera -) oppure il giorno dopo laddove l'intervento abbia determinato la rimozione di maggiori quantità di tessuto adiposo.

Complicanze:
Le complicanze che possono insorgere a seguito di una liposuzione sono anche determinate dal mancato rispetto delle raccomandazioni pre e post-operatorie oltre che essere rappresentate da: infezione, ematomi, eventuali asimmetrie e irregolarità del profilo cutaneo, depressioni dei tessuti molli. Embolie e trombo-embolie sono delle possibili complicanze, specie per interventi di rimozione di tessuto adiposo in grandi quantità (sopra i 3.000ml) determinate da un insieme di fattori, alcuni dei quali prevedibili. Tra i fattori che possono ridurre l'insorgenza di tali complicanze si annoverano l'interruzione mesi prima della pillola anticoncezionale, l'abolizione del fumo di sigaretta e dell'assunzione di sostanze che possano favorirne l'insorgenza.

Rinoplastica

La rinoplastica è un intervento chirurgico il cui obiettivo può essere quello di migliorare sia l'aspetto estetico del naso e quindi del volto sia l'aspetto funzionale. Il miglioramento estetico si può ottenere mediante la riduzione ed il rimodellamento dello scheletro osteo-cartilagineo, la rimozione del dorso nasale in eccesso, attraverso delle osteotomie che consentono il corretto riposizionamento delle ossa nasali oltre che un rimodellamento della punta attraverso delle incisioni sulle cartilagini alari. Il grado di miglioramento può variare da soggetto a soggetto ed è influenzato dalla qualità della cute e dalle dimensioni dello scheletro sottostante.

Quali sono le tecniche chirurgiche?
Per eseguire una rinoplastica esistono diverse incisioni per due diversi accessi: l'accesso aperto, trans-columellare detto anche Open Tip o le incisioni inter-cartilaginee per un accesso chiuso.
La rinoplastica chiusa, è quella in cui le incisioni sono praticate all'interno del naso nel vestibolo e sono dette inter-cartilaginee.La Rinoplastica Open Tip, è quella in cui una incisione a forma di "z" viene praticata nella parte centrale della columella e viene detta incisione sec. Rethi. La cute viene mobilizzata dallo scheletro sottostante. Il gibbo del dorso, se presente, viene rimosso e le ossa nasali vengono fratturate alla base per poter essere avvicinate in modo da ricostruire il dorso del naso. Vengono isolate le cartilagini del setto per correggere una eventuale deviazione dello stesso e quelle alari e triangolari vengono ridotte quanto necessario per ottenere il rimodellamento della punta. La medicazione si esegue senza tamponi in entrambe le narici e con l'applicazione di una medicazione rigida sul dorso per immobilizzare le ossa. A volte può essere necessario associare all'intervento di rinoplastica estetica la correzione del setto nasale deviato. Questo intervento viene eseguito attraverso le stesse incisioni praticate per la correzione cosmetica del naso.

Raccomandazioni pre-operatorie
Abolizione completa di spray nasali per un periodo di almeno 6 mesi prima dell'intervento.
Riduzione drastica del fumo di sigaretta fino all'interruzione completa se possibile, evitare di assumere aspirina o farmaci che possano favorire il sanguinolento intra operatorio almeno 15 giorni prima dell'intervento.

Raccomandazioni post-operatorie
Il/la paziente operato/a dovrà rimanere ricoverata almeno una notte, per poi essere dimesso/a salvo complicanze il giorno successivo. Durante il periodo di degenza, il chirurgo operatore e/o i suoi collaboratori potranno verificare le condizioni generali e locali ed effettuare controlli al fine di voler salvaguardare nel migliore dei modi il risultato raggiunto.
Il /la paziente dovrà dormire in posizione semi-seduta per almeno 20 giorni.
Dopo l'intervento e per le prime 24 ore sarà applicata sugli occhi una medicazione leggera e delle compresse fredde che verranno cambiate frequentemente.
I tamponi nasali, che ad oggi sono rappresentati da delle spugne morbide, potranno essere rimossi agevolmente dopo la quinta giornata post-operatoria; il/la paziente sarà pertanto in grado di respirare con il naso per i primi due/tre giorni, poi come normalmente accade si formeranno delle crosticine nel naso, motivo per il quale il/la paziente dovrà applicare delle gocce di un olio balsamico che verrà appositamente prescritto per i giorni successivi. La maschera gessata verrà rimossa dopo 10 giorni dall'intervento. Il/la paziente resterà con dei cerottini sul naso che dovrà portare fino al quindicesimo giorno post-operatorio. Dopo di che il naso sarà libero ma il/la paziente non dovrà indossare occhiali (né da vista né da sole per un periodo di 6 mesi).

Complicanze
In qualsiasi intervento chirurgico vi è un certo grado di rischio.
I rischi della rinoplastica possono essere rappresentati da infezioni, epistassi (emorragia del naso), edemi, ematomi, ecchimosi, piccole irregolarità, risultato non congruo alle aspettative e deficit residuo della funzionalità respiratoria. L'assetto definitivo del naso operato potrà essere ottenuto dopo 6 mesi, quando si sarà avuta una completa eliminazione dell'edema (gonfiore).

Addominoplastica

L'addominoplastica, che non serve per ridurre il proprio peso, è un intervento di rimozione del tessuto adiposo in eccesso e delle pieghe cutanee nella parte centrale e bassa dell'addome al fine di distendere la parete addominale. Viene praticato solo quando il/la paziente ha raggiunto con la dieta e l'esercizio fisico, un peso stabile. L'eccesso di tessuto adiposo in questa regione può essere accompagnato dalla cosiddetta diastasi dei muscoli retti dell'addome (allontanamento dei muscoli addominali fra loro ed indebolimento della parete addominale). Pertanto l'addominoplastica, può essere un intervento sia di natura estetica che funzionale, consentendo anche la riparazione di eventuali diastasi.

Raccomandazioni Pre-operatorie
Riduzione drastica del fumo di sigaretta fino all'interruzione completa se possibile, evitare di assumere aspirina o farmaci che possano favorire il sanguinolento intra operatorio almeno 15 giorni prima dell'intervento. Studi scientifici hanno dimostrato che l'incidenza delle complicanze è 10 volte superiore nei pazienti fumatori che nei non fumatori.
Interrompere l'assunzione di contraccettivi orali almeno 60-90 giorni prima dell'intervento.

Raccomandazioni Post-operatorie
Il/la paziente operato/a dovrà rimanere ricoverato/a necessariamente una notte e poi valutare il giorno successivo dopo il controllo, la possibilità di restare anche una seconda notte. Durante il periodo di degenza, il chirurgo operatore e/o i suoi collaboratori potranno verificare le condizioni generali e locali ed effettuare controlli al fine di voler salvaguardare nel migliore dei modi il risultato raggiunto.
Il /la paziente dovrà dormire in posizione semi-seduta per almeno 30 giorni.
Il paziente/la paziente dovrà indossare una guaina elasto-compressiva per almeno 30giorni dopo l'intervento, senza mai toglierla. Potrà alzarsi il giorno stesso dell'intervento, laddove le condizioni generali e locali lo consentano, e, salvo complicanze, potrà essere dimesso uno/due giorni dopo l'intervento.

Complicanze
Le complicanze che possono insorgere a seguito di una addominoplastica sono anche determinate dal mancato rispetto delle raccomandazioni pre e post-operatorie oltre che essere rappresentate da: infezione, ematomi, eventuali asimmetrie e irregolarità del profilo cutaneo, depressioni dei tessuti molli. Embolie e trombo-embolie sono delle possibili complicanze determinate da un insieme di fattori, alcuni dei quali prevedibili. Tra i fattori che possono ridurre l'insorgenza di tali complicanze si annoverano l'interruzione mesi prima della pillola anticoncezionale, l'abolizione del fumo di sigaretta e dell'assunzione di sostanze che possano favorirne l'insorgenza. Sono possibili deiscenze della ferita chirurgica, oltre che infezioni e necrosi ombelicali e/o tissutali.

Per l'addominoplastica metti le pubblicazioni scientifiche che ti allego. In particolare fai vedere sia tutto il paper cliccandoci su, che a fianco le immagini estratte direttamente dalla pubblicazione

Blefaroplastica

La blefaroplastica è un intervento chirurgico che può essere eseguito per ridurre l'eccesso cutaneo delle palpebre superiori e/o inferiori oltre che le borse palpebrali. Non tutti i pazienti hanno necessità di rimuovere sia la cute che gli eccessi di grasso (borse). In alcuni casi può essere necessaria solo una delle due cose. È fondamentale eseguire una attenta visita specialistica che consenta da un lato, al chirurgo di valutare la giusta quantità di tessuto e/o borse da rimuovere, senza eccessi, e dall'altro di valutare eventuali deficit visivi e/o patologie come il glaucoma che possono rappresentare delle contro-indicazioni.

Raccomandazioni pre-operatorie
Riduzione drastica del fumo di sigaretta fino all'interruzione completa se possibile, evitare di assumere aspirina o farmaci che possano favorire il sanguinolento intra operatorio almeno 15 giorni prima dell'intervento.

Raccomandazioni post-operatorie
Per una blefaroplastica solo superiore, il/la paziente potrà essere operata in regime di ambulatorio chirurgico/day surgery e dimessa lo stesso giorno. Per una blefaroplastica supero-inferiore, il/la paziente operato/a dovrà rimanere ricoverato/a necessariamente una notte e poi valutare il giorno successivo dopo il controllo, la possibilità di dimissione. Durante il periodo di degenza, il chirurgo operatore e/o i suoi collaboratori potranno verificare le condizioni generali e locali ed effettuare controlli al fine di voler salvaguardare nel migliore dei modi il risultato raggiunto.
Il /la paziente dovrà dormire in posizione semi-seduta per almeno 20 giorni.

Complicanze
Le complicanze che possono insorgere a seguito di una blefaroplastica sono anche determinate dal mancato rispetto delle raccomandazioni pre e post-operatorie oltre che essere rappresentate da: infezione, ematomi, eventuali asimmetrie e irregolarità dei profili cutaneo, depressioni dei tessuti molli. Ectropion ed entropion sono delle possibili complicanze.

Mastoplastica additiva

La mastoplastica additiva è un intervento che può migliorare il volume e la forma delle mammelle attraverso l'introduzione di protesi mammarie. Possono beneficiare di questo tipo di intervento donne le cui mammelle siano piccole o che abbiano perso consistenza o siano pendule a seguito di ripetuti allattamenti, oppure che abbiano forma e volume indesiderati o che siano asimmetriche. In quei casi in cui le mammelle siano ptosiche (molto pendule), può essere necessario un intervento di mastopessi in aggiunta o in sostituzione della mastoplastica additiva.
L'inserimento di una protesi, per quanto molto ben tollerata dall'organismo, corrisponde sempre all'inserimento di un corpo estraneo. L'abilità del chirurgo è quella di rendere la protesi il meno riconoscibile possibile, scegliendo il piano giusto (sopra o sottomuscolare o dual plane) in funzione delle strutture anatomiche e dei tessuti in cui si debba intervenire, oltre che il tipo di protesi (anatomica o rotonda) e le dimensioni.

Quali possono essere le vie di accesso per il posizionamento delle protesi?
1. Solco Sottomammario
2. Emiperiareolare
3. Cavo ascellare
La scelta è determinata da un insieme di valutazioni, rappresentate da una corretta valutazione delle strutture anatomiche (es. grandezza e colore del complesso areola capezzolo) e dalle esigenze della paziente.
In ogni caso residuerà una cicatrice la cui qualità sarà individuale ed influenzata da fattori come il fumo di sigaretta e la tendenza ad una cattiva cicatrizzazione.

Raccomandazioni Pre-operatorie
Riduzione drastica del fumo di sigaretta fino all'interruzione completa se possibile, evitare di assumere aspirina o farmaci che possano favorire il sanguinolento intra operatorio almeno 20 giorni prima dell'intervento. Studi scientifici hanno dimostrato che l'incidenza delle complicanze è 10 volte superiore nei pazienti fumatori che nei non fumatori.
Interrompere l'assunzione di contraccettivi orali almeno 60-90 giorni prima dell'intervento.

Raccomandazioni Post-operatorie
Il/la paziente operato/a dovrà rimanere ricoverato/a necessariamente una notte e poi valutare il giorno successivo dopo il controllo, la possibilità di restare anche una seconda notte. Durante il periodo di degenza, il chirurgo operatore e/o i suoi collaboratori potranno verificare le condizioni generali e locali ed effettuare controlli al fine di voler salvaguardare nel migliore dei modi il risultato raggiunto.
Il/la paziente dovrà dormire in posizione semi-seduta per almeno 30 giorni.
Il paziente/la paziente dovrà indossare una guaina elasto-compressiva per almeno 30giorni dopo l'intervento, senza mai toglierla. Potrà alzarsi il giorno stesso dell'intervento, laddove le condizioni generali e locali lo consentano, e, salvo complicanze, potrà essere dimesso uno/due giorni dopo l'intervento.

Complicanze
Le complicanze che possono insorgere a seguito di una mastoplastica dditiva sono anche determinate dal mancato rispetto delle raccomandazioni pre e post-operatorie oltre che essere rappresentate da: infezionei, edemi, ematomi, eventuali asimmetrie e irregolarità del profilo cutaneo, asimmetrie. Necrosi, esposizione della protesi, dislocamento e/o rigetto dei mezzi protesici sono delle possibili complicanze determinate da un insieme di fattori, alcuni dei quali prevedibili. Tra i fattori che possono ridurre l'insorgenza di tali complicanze si annoverano l'interruzione mesi prima della pillola anticoncezionale, l'abolizione del fumo di sigaretta. Sono possibili deiscenze della ferita chirurgica, oltre che infezioni e necrosi tissutali.

Interventi praticati

Cicatrici, Ulcere e Perdite di Sostanza

La chirurgia rigenerativa rappresenta la frontiera più promettente per rispondere alle necessità dei pazienti. Visita la pagina dedicata alla chirurgia rigenerativa nella cura di cicatrici, ulcere e perdite di sostanza per saperne di più.

Esiti di ustioni
Tumori cutanei
Malformazioni

Chirurgia estetica

La chirurgia estetica si occupa del miglioramento dell'aspetto fisico di una persona priva di anomalie fisiche. Solitamente l'intervento di chirurgia estetica viene richiesto al fine di aiutare la propria autostima, correggendo quelli che il paziente considera difetti fisici. Gli interventi più comuni sono quelli di mastoplastica additiva o sottrattiva (aumento o riduzione del seno), rinoplastica (setto nasale), blefaroplastica (palpebre), liposuzione (asportazione del tessuto adiposo sottocutaneo).

Piccoli miglioramenti che non richiedono interventi chirurgici vengono ricondotti nell'ambito della medicina estetica, branca della medicina caratterizzata dalle stesse finalità della chirurgia estetica. Rientrano in questa categoria le iniezioni di botulino, l'elettroporazione, la luce pulsata e molte altre tecniche.

Interventi praticati

Liposuzione

La liposuzione è un intervento chirurgico che consente di rimuovere, senza causare apprezzabili cicatrici cutanee, gli eccessi di tessuto adiposo localizzati in alcune aree del corpo. Ad oggi, in casi selezionati, si preferisce eseguire una liposuzione minimamente invasiva, rappresentata dall'uso di cannule di piccolo diametro (3mm) connesse a delle siringhe luer look che consentono attraverso una pressione manuale, estremamente delicata, di rimuovere in maniera "gentile" e meno aggressiva gli eccessi di grasso. Il vantaggio è dato dalla possibilità di evitare l'impiego di liposuttori e di strumenti che applichino una pressione maggiore. I maggiori benefici si ottengono quando l'adipe da eliminare è situato nella porzione superiore delle cosce, in regione addominale , fianchi, alla porzione interna del ginocchio, in regione sottomentoniera.

Raccomandazione pre-operatorie:
Riduzione drastica del fumo di sigaretta fino all'interruzione completa se possibile, evitare di assumere aspirina o farmaci che possano favorire il sanguinolento intra operatorio almeno 15 giorni prima dell'intervento. Interrompere l'assunzione di contraccettivi orali almeno 45-60 giorni prima dell'intervento.

Raccomandazioni Post operatorie:
Il paziente/la paziente dovrà indossare una guaina elasto-compressiva per almeno 20-30giorni dopo l'intervento, senza mai toglierla. Dovrà alzarsi il giorno stesso dell'intervento e, salvo complicanze, potrà essere dimesso/a il giorno stesso, laddove l'intervento si sia limitato alla rimozione di minime quantità di grasso (solo addome - solo porzione interna ginocchia - solo regione sotto-mentoniera -) oppure il giorno dopo laddove l'intervento abbia determinato la rimozione di maggiori quantità di tessuto adiposo.

Complicanze:
Le complicanze che possono insorgere a seguito di una liposuzione sono anche determinate dal mancato rispetto delle raccomandazioni pre e post-operatorie oltre che essere rappresentate da: infezione, ematomi, eventuali asimmetrie e irregolarità del profilo cutaneo, depressioni dei tessuti molli. Embolie e trombo-embolie sono delle possibili complicanze, specie per interventi di rimozione di tessuto adiposo in grandi quantità (sopra i 3.000ml) determinate da un insieme di fattori, alcuni dei quali prevedibili. Tra i fattori che possono ridurre l'insorgenza di tali complicanze si annoverano l'interruzione mesi prima della pillola anticoncezionale, l'abolizione del fumo di sigaretta e dell'assunzione di sostanze che possano favorirne l'insorgenza.

Rinoplastica

La rinoplastica è un intervento chirurgico il cui obiettivo può essere quello di migliorare sia l'aspetto estetico del naso e quindi del volto sia l'aspetto funzionale. Il miglioramento estetico si può ottenere mediante la riduzione ed il rimodellamento dello scheletro osteo-cartilagineo, la rimozione del dorso nasale in eccesso, attraverso delle osteotomie che consentono il corretto riposizionamento delle ossa nasali oltre che un rimodellamento della punta attraverso delle incisioni sulle cartilagini alari. Il grado di miglioramento può variare da soggetto a soggetto ed è influenzato dalla qualità della cute e dalle dimensioni dello scheletro sottostante.

Quali sono le tecniche chirurgiche?
Per eseguire una rinoplastica esistono diverse incisioni per due diversi accessi: l'accesso aperto, trans-columellare detto anche Open Tip o le incisioni inter-cartilaginee per un accesso chiuso.
La rinoplastica chiusa, è quella in cui le incisioni sono praticate all'interno del naso nel vestibolo e sono dette inter-cartilaginee.La Rinoplastica Open Tip, è quella in cui una incisione a forma di "z" viene praticata nella parte centrale della columella e viene detta incisione sec. Rethi. La cute viene mobilizzata dallo scheletro sottostante. Il gibbo del dorso, se presente, viene rimosso e le ossa nasali vengono fratturate alla base per poter essere avvicinate in modo da ricostruire il dorso del naso. Vengono isolate le cartilagini del setto per correggere una eventuale deviazione dello stesso e quelle alari e triangolari vengono ridotte quanto necessario per ottenere il rimodellamento della punta. La medicazione si esegue senza tamponi in entrambe le narici e con l'applicazione di una medicazione rigida sul dorso per immobilizzare le ossa. A volte può essere necessario associare all'intervento di rinoplastica estetica la correzione del setto nasale deviato. Questo intervento viene eseguito attraverso le stesse incisioni praticate per la correzione cosmetica del naso.

Raccomandazioni pre-operatorie
Abolizione completa di spray nasali per un periodo di almeno 6 mesi prima dell'intervento.
Riduzione drastica del fumo di sigaretta fino all'interruzione completa se possibile, evitare di assumere aspirina o farmaci che possano favorire il sanguinolento intra operatorio almeno 15 giorni prima dell'intervento.

Raccomandazioni post-operatorie
Il/la paziente operato/a dovrà rimanere ricoverata almeno una notte, per poi essere dimesso/a salvo complicanze il giorno successivo. Durante il periodo di degenza, il chirurgo operatore e/o i suoi collaboratori potranno verificare le condizioni generali e locali ed effettuare controlli al fine di voler salvaguardare nel migliore dei modi il risultato raggiunto.
Il /la paziente dovrà dormire in posizione semi-seduta per almeno 20 giorni.
Dopo l'intervento e per le prime 24 ore sarà applicata sugli occhi una medicazione leggera e delle compresse fredde che verranno cambiate frequentemente.
I tamponi nasali, che ad oggi sono rappresentati da delle spugne morbide, potranno essere rimossi agevolmente dopo la quinta giornata post-operatoria; il/la paziente sarà pertanto in grado di respirare con il naso per i primi due/tre giorni, poi come normalmente accade si formeranno delle crosticine nel naso, motivo per il quale il/la paziente dovrà applicare delle gocce di un olio balsamico che verrà appositamente prescritto per i giorni successivi. La maschera gessata verrà rimossa dopo 10 giorni dall'intervento. Il/la paziente resterà con dei cerottini sul naso che dovrà portare fino al quindicesimo giorno post-operatorio. Dopo di che il naso sarà libero ma il/la paziente non dovrà indossare occhiali (né da vista né da sole per un periodo di 6 mesi).

Complicanze
In qualsiasi intervento chirurgico vi è un certo grado di rischio.
I rischi della rinoplastica possono essere rappresentati da infezioni, epistassi (emorragia del naso), edemi, ematomi, ecchimosi, piccole irregolarità, risultato non congruo alle aspettative e deficit residuo della funzionalità respiratoria. L'assetto definitivo del naso operato potrà essere ottenuto dopo 6 mesi, quando si sarà avuta una completa eliminazione dell'edema (gonfiore).
Per la rinoplastica metti le pubblicazioni scientifiche che ti allego. In particolare fai vedere sia tutto il paper cliccandoci su, che a fianco le immagini estratte direttamente dalla pubblicazione.

Addominoplastica

L'addominoplastica, che non serve per ridurre il proprio peso, è un intervento di rimozione del tessuto adiposo in eccesso e delle pieghe cutanee nella parte centrale e bassa dell'addome al fine di distendere la parete addominale. Viene praticato solo quando il/la paziente ha raggiunto con la dieta e l'esercizio fisico, un peso stabile. L'eccesso di tessuto adiposo in questa regione può essere accompagnato dalla cosiddetta diastasi dei muscoli retti dell'addome (allontanamento dei muscoli addominali fra loro ed indebolimento della parete addominale). Pertanto l'addominoplastica, può essere un intervento sia di natura estetica che funzionale, consentendo anche la riparazione di eventuali diastasi.

Raccomandazioni Pre-operatorie
Riduzione drastica del fumo di sigaretta fino all'interruzione completa se possibile, evitare di assumere aspirina o farmaci che possano favorire il sanguinolento intra operatorio almeno 15 giorni prima dell'intervento. Studi scientifici hanno dimostrato che l'incidenza delle complicanze è 10 volte superiore nei pazienti fumatori che nei non fumatori.
Interrompere l'assunzione di contraccettivi orali almeno 60-90 giorni prima dell'intervento.

Raccomandazioni Post-operatorie
Il/la paziente operato/a dovrà rimanere ricoverato/a necessariamente una notte e poi valutare il giorno successivo dopo il controllo, la possibilità di restare anche una seconda notte. Durante il periodo di degenza, il chirurgo operatore e/o i suoi collaboratori potranno verificare le condizioni generali e locali ed effettuare controlli al fine di voler salvaguardare nel migliore dei modi il risultato raggiunto.
Il /la paziente dovrà dormire in posizione semi-seduta per almeno 30 giorni.
Il paziente/la paziente dovrà indossare una guaina elasto-compressiva per almeno 30giorni dopo l'intervento, senza mai toglierla. Potrà alzarsi il giorno stesso dell'intervento, laddove le condizioni generali e locali lo consentano, e, salvo complicanze, potrà essere dimesso uno/due giorni dopo l'intervento.

Complicanze
Le complicanze che possono insorgere a seguito di una addominoplastica sono anche determinate dal mancato rispetto delle raccomandazioni pre e post-operatorie oltre che essere rappresentate da: infezione, ematomi, eventuali asimmetrie e irregolarità del profilo cutaneo, depressioni dei tessuti molli. Embolie e trombo-embolie sono delle possibili complicanze determinate da un insieme di fattori, alcuni dei quali prevedibili. Tra i fattori che possono ridurre l'insorgenza di tali complicanze si annoverano l'interruzione mesi prima della pillola anticoncezionale, l'abolizione del fumo di sigaretta e dell'assunzione di sostanze che possano favorirne l'insorgenza. Sono possibili deiscenze della ferita chirurgica, oltre che infezioni e necrosi ombelicali e/o tissutali.

Per l'addominoplastica metti le pubblicazioni scientifiche che ti allego. In particolare fai vedere sia tutto il paper cliccandoci su, che a fianco le immagini estratte direttamente dalla pubblicazione

Blefaroplastica

La blefaroplastica è un intervento chirurgico che può essere eseguito per ridurre l'eccesso cutaneo delle palpebre superiori e/o inferiori oltre che le borse palpebrali. Non tutti i pazienti hanno necessità di rimuovere sia la cute che gli eccessi di grasso (borse). In alcuni casi può essere necessaria solo una delle due cose. È fondamentale eseguire una attenta visita specialistica che consenta da un lato, al chirurgo di valutare la giusta quantità di tessuto e/o borse da rimuovere, senza eccessi, e dall'altro di valutare eventuali deficit visivi e/o patologie come il glaucoma che possono rappresentare delle contro-indicazioni.

Raccomandazioni pre-operatorie
Riduzione drastica del fumo di sigaretta fino all'interruzione completa se possibile, evitare di assumere aspirina o farmaci che possano favorire il sanguinolento intra operatorio almeno 15 giorni prima dell'intervento.

Raccomandazioni post-operatorie
Per una blefaroplastica solo superiore, il/la paziente potrà essere operata in regime di ambulatorio chirurgico/day surgery e dimessa lo stesso giorno. Per una blefaroplastica supero-inferiore, il/la paziente operato/a dovrà rimanere ricoverato/a necessariamente una notte e poi valutare il giorno successivo dopo il controllo, la possibilità di dimissione. Durante il periodo di degenza, il chirurgo operatore e/o i suoi collaboratori potranno verificare le condizioni generali e locali ed effettuare controlli al fine di voler salvaguardare nel migliore dei modi il risultato raggiunto.
Il /la paziente dovrà dormire in posizione semi-seduta per almeno 20 giorni.

Complicanze
Le complicanze che possono insorgere a seguito di una blefaroplastica sono anche determinate dal mancato rispetto delle raccomandazioni pre e post-operatorie oltre che essere rappresentate da: infezione, ematomi, eventuali asimmetrie e irregolarità dei profili cutaneo, depressioni dei tessuti molli. Ectropion ed entropion sono delle possibili complicanze.

Mastoplastica additiva

La mastoplastica additiva è un intervento che può migliorare il volume e la forma delle mammelle attraverso l'introduzione di protesi mammarie. Possono beneficiare di questo tipo di intervento donne le cui mammelle siano piccole o che abbiano perso consistenza o siano pendule a seguito di ripetuti allattamenti, oppure che abbiano forma e volume indesiderati o che siano asimmetriche. In quei casi in cui le mammelle siano ptosiche (molto pendule), può essere necessario un intervento di mastopessi in aggiunta o in sostituzione della mastoplastica additiva.
L'inserimento di una protesi, per quanto molto ben tollerata dall'organismo, corrisponde sempre all'inserimento di un corpo estraneo. L'abilità del chirurgo è quella di rendere la protesi il meno riconoscibile possibile, scegliendo il piano giusto (sopra o sottomuscolare o dual plane) in funzione delle strutture anatomiche e dei tessuti in cui si debba intervenire, oltre che il tipo di protesi (anatomica o rotonda) e le dimensioni.

Quali possono essere le vie di accesso per il posizionamento delle protesi?
1. Solco Sottomammario
2. Emiperiareolare
3. Cavo ascellare
La scelta è determinata da un insieme di valutazioni, rappresentate da una corretta valutazione delle strutture anatomiche (es. grandezza e colore del complesso areola capezzolo) e dalle esigenze della paziente.
In ogni caso residuerà una cicatrice la cui qualità sarà individuale ed influenzata da fattori come il fumo di sigaretta e la tendenza ad una cattiva cicatrizzazione.

Raccomandazioni Pre-operatorie
Riduzione drastica del fumo di sigaretta fino all'interruzione completa se possibile, evitare di assumere aspirina o farmaci che possano favorire il sanguinolento intra operatorio almeno 20 giorni prima dell'intervento. Studi scientifici hanno dimostrato che l'incidenza delle complicanze è 10 volte superiore nei pazienti fumatori che nei non fumatori.
Interrompere l'assunzione di contraccettivi orali almeno 60-90 giorni prima dell'intervento.

Raccomandazioni Post-operatorie
Il/la paziente operato/a dovrà rimanere ricoverato/a necessariamente una notte e poi valutare il giorno successivo dopo il controllo, la possibilità di restare anche una seconda notte. Durante il periodo di degenza, il chirurgo operatore e/o i suoi collaboratori potranno verificare le condizioni generali e locali ed effettuare controlli al fine di voler salvaguardare nel migliore dei modi il risultato raggiunto.
Il/la paziente dovrà dormire in posizione semi-seduta per almeno 30 giorni.
Il paziente/la paziente dovrà indossare una guaina elasto-compressiva per almeno 30giorni dopo l'intervento, senza mai toglierla. Potrà alzarsi il giorno stesso dell'intervento, laddove le condizioni generali e locali lo consentano, e, salvo complicanze, potrà essere dimesso uno/due giorni dopo l'intervento.

Complicanze
Le complicanze che possono insorgere a seguito di una mastoplastica dditiva sono anche determinate dal mancato rispetto delle raccomandazioni pre e post-operatorie oltre che essere rappresentate da: infezionei, edemi, ematomi, eventuali asimmetrie e irregolarità del profilo cutaneo, asimmetrie. Necrosi, esposizione della protesi, dislocamento e/o rigetto dei mezzi protesici sono delle possibili complicanze determinate da un insieme di fattori, alcuni dei quali prevedibili. Tra i fattori che possono ridurre l'insorgenza di tali complicanze si annoverano l'interruzione mesi prima della pillola anticoncezionale, l'abolizione del fumo di sigaretta. Sono possibili deiscenze della ferita chirurgica, oltre che infezioni e necrosi tissutali.

Chirurgia ricostruttiva

La chirurgia ricostruttiva comprende tutti gli interventi dedicati a chi possiede anomalie fisiche. Che si tratti di una condizione acquisita (conseguenza di un trauma o di una patologia) o congenita, la chirurgia ricostruttiva si occupa di riportare il corpo del paziente a riacquisire uno stato di normalità funzionale ed estetica.

Sostanzialmente si ricorre alla chirurgia ricostruttiva in seguito a tre generi di cause: eventi traumatici (ustioni, traumi facciali, perdite di sostanza, etc.), malattie congenite (labiopalatoschisi e altre malformazioni) oppure trattamenti chirurgici demolitivi (mastectomie, neoplasie del volto, etc.).

Interventi praticati

Cicatrici, Ulcere e Perdite di Sostanza

La chirurgia rigenerativa rappresenta la frontiera più promettente per rispondere alle necessità dei pazienti. Visita la pagina dedicata alla chirurgia rigenerativa nella cura di cicatrici, ulcere e perdite di sostanza per saperne di più.

Esiti di ustioni
Tumori cutanei
Malformazioni

Chirurgia rigenerativa

Chirurgia
Rigenerativa

La Medicina e la Chirurgia Rigenerativa rappresentano le più recenti applicazioni delle scienze in campo medico
Cura dell'alopecia
Lipofilling per il viso
Cura di cicatrici e ulcere
Lipofilling per il seno
Rinoplastica biotecnologica

L’approccio relativamente poco invasivo, incentrato sull'utilizzo delle proprie cellule e tessuti, consente al paziente di avere un decorso post-operatorio rapidissimo. Viene così ridotto lo stress fisico e psichico e accelerati i processi di guarigione.

Tre gli elementi fondamentali utilizzati nella Chirurgia Rigenerativa: biomateriali sintetici, cellule staminali (ottenute soprattutto dal tessuto adiposo) e fattori di crescita contenuti nelle piastrine. Sia le cellule staminali che le piastrine vengono prelevate dallo stesso paziente, attraverso un'autodonazione.
Protagonista di numerosi interventi di chirurgia rigenerativa è il PRP - plasma ricco di piastrine: un emocomponente caratterizzato da un'alta concentrazione di piastrine (e quindi di cellule staminali e fattori di crescita), ottenuto mediante specifica centrifugazione di un campione di sangue prelevato dal paziente stesso. Per la rigenerazione dei tessuti è possibile utilizzare il PRP da solo oppure in associazione al tessuto adiposo, a sua volta ricco di cellule staminali mesenchimali. In questo caso il paziente viene sottoposto a prelievo di tessuto adiposo mediante una piccola lipoaspirazione, generalmente in regione addominale o a livello di fianchi e cosce come da desiderio del paziente. Il tessuto ottenuto viene anch’esso sottoposto ad una specifica centrifugazione, al termine della quale si otterrà tessuto adiposo purificato che verrà addizionato al PRP precedentemente ottenuto. Il tessuto adiposo in associazione al PRP verrà innestato attraverso microiniezioni nelle regioni interessate dall'intervento, come depressioni cutanee, emiatrofie facciali, esiti cicatriziali, perdite di sostanza, ulcere e - nel caso della chirurgia estetica mini-invasiva - utilizzato per il ringiovanimento del viso e la mastoplastica additiva.

In tutti i casi citati, l’obiettivo è quello di accelerare i processi di guarigione ed effettuare una ricostruzione tridimensionale dei tessuti danneggiati. La Medicina e la Chirurgia Rigenerativa trovano grande impiego nella terapia di gravi ferite che stentano a rimarginarsi e nelle ulcerazioni croniche.

Alcune tecnologie e metodiche:
Gel piastrinico e fattori di crescita tissutali

Tra le diverse metodiche impiegate nella rigenerazione e riparazione dei tessuti, una nuova tendenza è rappresentata dall'utilizzo di gel piastrinico e fattori di crescita. Il gel piastrinico è una metodica che consente l’utilizzo di fattori di crescita nella forma di Plasma ricco di piastrine (PRP - Platelet Rich Plasma) per accelerare i processi di guarigione iniziali (attraverso bFGF, PDGF e IGF) e tardivi (attraverso EGF, VEGF, TGF-b, IGF) nell'osso e nei tessuti molli. Si ottiene tramite un piccolo prelievo di 18cc di sangue direttamente dal paziente prima del suo ingresso in sala operatoria, con assistenza del Servizio Trasfusionale. Può essere utilizzato da solo o in combinazione con l’innesto di tessuto adiposo. Viene impiegato da solo in interventi di demolizione del distretto maxillo-facciale, nelle gravi perdite di sostanza ossea che portano a disodontiasi, nell'implantologia qualora non vi sia tessuto osseo a disposizione per il posizionamento degli impianti, nell'edentulia, nel rialzo del seno mascellare, e nelle brecce alveolari. In combinazione con l’innesto di tessuto adiposo centrifugato (contenente cellule staminali mesenchimali) nel trattamento di ulcere da decubito, piaghe croniche e a lenta guarigione, ulcere trofiche e vascolari degli arti inferiori, perdita di sostanza post-traumatica, emiatrofia facciale e Sindrome di Romberg, esiti cicatriziali, esiti di ustione, ricostruzione mammaria e in chirurgia estetica mini-invasiva.

Cellule staminali

Le cellule staminali sono per definizione cellule non differenziate, o non specializzate, all'interno dell’organismo. Possono riprodursi in maniera pressoché illimitata e indirizzarsi verso ciascuna progenie cellulare dei vari organi. Possono essere totipotenti, pluripotenti o unipotenti. Il tessuto adiposo è ricco di cellule staminali mesenchimali in grado di favorire la rigenerazione dei tessuti molli danneggiati.

Separatori cellulari

L’estrazione e l’innesto di cellule staminali mesenchimali  può essere realizzata attraverso separatori cellulari. Si pratica una lipoaspirazione e a seguito il grasso prelevato viene diviso in due quote, dove una prima porzione viene posizionata nel separatore cellulare che provvede a estrarre le cellule staminali mesenchimali, e una seconda porzione di grasso viene addizionata a suddette cellule staminali così da poter essere innestato mediante microaccessi cutanei e microcannule nelle zone da trattare.

Biotecnologie e biomateriali

Le biotecnologie grazie all'avvento dell’ingegneria tissutale, mirano alla coltivazione e ricostruzione in vitro di tessuti ed organi su matrici polimeriche biocompatibili tridimensionali. Le possibilità sono rappresentate dall'utilizzo di Cute di Banca (omologa prelevata da cadavere o da vivente), Cute Ingegnerizzata (autologa o omologa espansa in vitro) e materiali biosintetici. Questi ultimi prevalentemente a base di acido ialuronico e collagene costituiscono le medicazioni avanzate indicate per il trattamento delle ulcere.

Re-cell®

Il Re-Cell ® o spray cellulare è una tecnica innovativa di trapianto autologo di cute per trattare le macchie chiare della pelle come nel caso della vitiligine stabilizzata, delle cicatrici da ustione, e altre forme di leucoderma, presenti in zone corporee critiche (viso, mani, genitali).
Partendo da un piccolissimo prelievo di cute autologa (biopsia cutanea di 1 – 2 cm2 prelevata in aree corporee nascoste dello stesso paziente) si produce durante l’intervento una sospensione di cellule cutanee che verrà vaporizzata in forma di spray e applicata sulla superficie di una lesione, chirurgicamente preparata.

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